I dieci grandi uomini del mondo
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Sono stati brevettati alcuni giorni or sono dal nostro Circolo Filologico che cerca di salvarsi dall'incipiente e inevitabile decadenza con degli espedienti da bas blews in vacanza. I fortunati mortali (poiché si tratta di viventi) che ottennero senza contestazione la nomina sono: Marconi, Nansen, Spencer, Carducci, Ibsen, Tolstoi, Mommsen, Pacinotti e l'agronomo P. Wagner. Quanto al decimo la scelta ondeggiò tra Schiaparelli ed Haeckel. Questa indecisione dell'illustre consesso ci preoccupa gravemente e ci duole che non si bandisca uno speciale referendum per definire l'arduo problema.
Per conto nostro, tanto per compier la celia, daremmo il nostro voto a Ernesto Haeckel il quale ha avuto per lo meno lo spirito di inventare per i suoi libri di filogenia, degli animali che non ci sono. Se ci si decidesse a prender la cosa sul serio ci meraviglierebbe il fatto di vedere che non c'è fra quei nomi nè un pittore, nè uno scultore, nè un musicista e ci dorrebbe che la filosofia sia rappresentata da quel generalizzatore e raccoglitore unilaterale e superficiale che si chiama Herbert Spencer.
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